Il progetto per la costruzione del museo di Delia è stato elaborato dall’architetto G. Riccobene di Delia.

Il museo sorge su una superficie di mq.120 circa in Piazza Castello utilizzando lo spazio di una vecchia e fatiscente struttura comunale da tempo pericolante.

L’opera museale ha rivalutato il centro storico del paese e nella forma ha voluto riprendere ed entrare in sintonia con la torre del vecchio castello medievale che insisteva nella stessa Piazza Castello e del quale esistono ancora le vestigia.

Così infatti ne parla il geografo Vito Maria Amico nel suo “Lexicon Topographicum Siculum” pubblicato nel 1759: “Sorgeva su una rupe scoscesa un castello, oggi rovinato, di cui rimangono solamente alcune volte e grotte e muraglie ad atrio appartenenti, e merli ed avanzi di torre rotonda, la quale sovrastava qual vedetta all’intero castello”.

Il Museo che insiste su una piccola superficie si sviluppa tutto in altezza dando appunto l’idea di una torre.

E’ costituito da diversi piani sfasati tra di loro uniti con un circuito visibile con scale.

E’ munito di un ascensore a otto aperture capace di raggiungere tutti i livelli.

Attualmente il museo strutturalmente già completo sia all’esterno che all’interno, è in fase di allestimento per poterlo rendere fruibile ai visitatori.

Il museo di Delia sarà un’istituzione permanente senza fini di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo ed aperto al pubblico.

In conformità alla sua vocazione turistico-culturale, il museo opererà per la tutela e la valorizzazione del proprio patrimonio storico, culturale, artistico con specifico riferimento a quegli elementi inscindibili e irrinunciabili connessi alla sua storia, alle sue tradizioni e alla vita della comunità deliana.

Esso, infatti raccoglierà, conserverà, studierà promuoverà e divulgherà la “memoria” storico-archeologica ed etno-antropologica non soltanto del suo piccolo territorio ma anche di buona parte di quello nisseno, narese e canicattinese con i quali confina ma dove in realtà i deliani da secoli si sono insediati e ne sono venuti in possesso.

Pertanto il museo di Delia vuole inserirsi nella volontà di proporre l’immagine di museo che vada al di là della mera sede di visita a mostre o a reperti archeologici ed etnologici, ma che possa essere recepito come luogo di interscambio culturale, dinamico, attento alle nuove tendenze culturali.

Un luogo di cultura e per fare cultura a 360°.

In definitiva, il museo di Delia completato e reso fruibile al pubblico, rappresenterà, nel contesto di un maggiore e più organico sviluppo turistico e culturale della Provincia regionale di Caltanissetta, un importante punto nevralgico nel contesto di quegli itinerari che in questi anni si stanno organizzando sul territorio provinciale a servizio di un turismo tradizionale, di cultura e congressistico.

 Angelo Carvello.