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E’ stata ripulita stamani dai rifiuti abbandonati un’area, di circa 150 metri quadrati, a ridosso di un tratto della strada provinciale 133, a circa cinque chilometri da Delia. L’intervento è stato effettuato dalla Provincia regionale in collaborazione con il Comune di Delia. Sul luogo è stato collocato un cartello ad effetto con la scritta “Non trattare le aree pubbliche come porcili. Vergognati!” L’intervento per sgomberare la micro discarica abusiva è stato chiesto dal sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri in quanto l’area è di pertinenza della Provincia regionale di Caltanissetta. Non è la prima volta che il primo cittadino segnala lo stato di degrado di alcuni tratti della strada provinciale 133 a causa dell’abbandono incontrollato di rifiuti.

<<Come ribadito altre volte ci siamo rivolti – ha detto Gianfilippo Bancheri – al Commissario della provincia regionale perchè non possiamo gestire questo fenomeno a causa della normativa vigente che non consente autonomi interventi oltre i limiti territoriali.

<<E’ chiaro però che non potevamo rimanere con le mani in mano – ha aggiunto il primo cittadino. Questa volta abbiamo chiesto l’intervento offrendo la nostra collaborazione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo restituito agli utenti un’area ripulendola dai rifiuti e dal degrado. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente l’ingegnere Giuseppe Iacono e il geometra Fabio Messina per la loro disponibilità e la solerzia dimostrati in questa operazione>>.

La lotta al degrado e all’abbandono dei rifiuti per le strade e in zone del territorio extraurbano è per noi un fatto naturale ed un imperativo categorico, perché si tratta di un fenomeno di inciviltà che deturpa e inquina l’ambiente.

Proprio Ieri abbiamo ritirato un’altro premio di rilevanza regionale come Comune virtuoso. Delia è tra i 25 comuni siciliani che hanno superato il 65% della raccolta differenziata. E’ chiaro che i rifiuti vengono abbandonati da soggetti o che non fanno la differenziata dove si fa oppure provengono da altri paesi dove ci sono ancora i cassonetti.

Il fenomeno va comunque contrastato con forza e costanza da parte delle istituzioni e da parte degli organi preposti al controllo del territorio che devono vigilare e sanzionare gli eventuali trasgressori. Dico questo anche perché non deve venire penalizzato il lavoro degli operatori ecologici e dei cittadini che con serietà svolgono ogni giorno. E’ grazie al loro impegno e alla loro sensibilità civica infatti se abbiamo raggiunto gli eccellenti risultati che oggi ci riconoscono ovunque in Sicilia.

Ufficio Stampa/gp

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