cop. panorama

Delia è una cittadina situata a 447 mt sul livello del mare, nel cuore della Sicilia.

Il territorio comunale misura una superficie di 12,5 kmq ed è situato immediatamente a sud del territorio di Caltanissetta, sua provincia e diocesi, dalla quale dista circa 20 km.

Confina, partendo da Nord e procedendo in senso orario, con il territorio del comune di Caltanissetta e con i territori dei comuni di Naro e Canicattì appartenenti, questi ultimi, alla provincia di Agrigento.

Delia è una delle “città nuove” di Sicilia fondata nel 1597 dal barone Gaspare Lucchese.

Sorge sul pendio del colle Monserrato che guarda Libeccio e tende ad estendersi verso oriente in una zona pianeggiante sottostante a due colli, denominati Monte Croce e Monte Comune.

Per chi guarda da Monte Croce, Delia appare come un grande anfiteatro con una quinta scenografica che da destra inizia con le alture rocciose delle Madonie, continua nella zona centrale con Canicattì che sembra fare capolino dietro il castello, e Naro la cui antica fortezza si staglia all’orizzonte nei suoi pittoreschi contorni, e termina a sinistra con i colli antistanti Campobello di Licata, quelli che sovrastano la piana di Gela e quelli che scendono gradatamente verso il Salso.

Anagraficamente, oggi, Delia conta una popolazione di 4.660 abitanti avendo raggiunto il suo massimo storico negli anni ’50 con più di 7.000 abitanti che da allora hanno subito un’inarrestabile calo a causa dell’emigrazione prima nei paesi dell’America Latina (Venuezuela ed Argentina) poi in Canada e Francia e, nell’ultimo ventennio, in Germania.

Dal 1998 è gemellata con patto d’amicizia con la città di Vaughan (sobborgo di Toronto) per la presenza in loco di una ricca colonia di emigrati deliani, circa 5.000.

Nel 2008 è stato celebrato il decennale del patto sia a Delia che a Vaughan.

Delia è un paese che ha fatto dell’accoglienza e della solidarietà un suo fiore all’occhiello.

Da qualche decennio, infatti, il paese ha accolto numerose famiglie provenienti quasi tutte dal Marocco e da diversi anni ha aperto le sue porte a tantissimi immigrati romeni che si sono inseriti ed integrati molto bene nella vita economica e comunitaria dei deliani la cui apertura trae l’origine nelle radici storiche del popolo siciliano.

Col suo “gruzzolo” di case addossate l’una all’altra, abbracciate ai loro cinque campanili, non molto distante dal Mediterraneo simbolo di fertilità, Delia è circondata da un territorio ubertoso ricco di acque che offre al visitatore uno spettacolo di lussureggianti vigneti, uliveti e frutteti.

 Angelo Carvello.